Auto ibrida o elettrica? I consigli dell’esperto

Ormai da qualche anno il panorama automobilistico è sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale. Per questo, la scelta tra auto elettriche o auto ibride rappresenta un bivio cruciale per i consumatori consapevoli. Per fare luce su questa decisione, ci siamo rivolti a un esperto del settore: Ludovico Scotto Di Carlo, Audi Expert in Fratelli Giacomel.

 

In questo articolo, approfondiremo le differenze cruciali tra le auto ibride ed elettriche, esaminando pro e contro di entrambe le tecnologie, per aiutarti a fare la scelta più informata e adatta alle tue esigenze.

 

È bene inoltre sottolineare che le diverse tipologie di auto elettriche, spesso confuse con quelle ibride, offrono a loro volta soluzioni diverse a seconda delle esigenze individuali.

 

Ibrida o elettrica: quale auto fa per te? Scoprilo con il nostro quiz!

Quiz auto ibrida elettrica

 

 

- Ludovico, quali sono le principali differenze tra un'auto ibrida e un'auto elettrica? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione? 

Le auto ibride combinano il tradizionale motore a combustione all’innovazione di un propulsore completamente elettrico, generalmente garantiscono un’autonomia compresa tra i 40 e 60km in modalità full electric.
La motorizzazione ibrida si può caratterizzare rispetto a quanto sia protagonista la componente elettrica, e si divide in:

  • auto mild hybrid, in cui la componente elettrica è molto esigua, non c’è un vero e proprio motore elettrico, ma alcune funzioni sono state maggiormente elettrificate. Lo starter della vettura è un po’ più “capace”, è una sorta di motorino elettrico che serve per avviare il motore endotermico e la batteria classica della macchina, che è un po’ più capiente;

  • auto full hybrid: in questo caso c’è un motore elettrico un po’ più capace rispetto alle versioni plug-in, e spesso è integrato nel cambio. Oltre alla batteria di servizio (che hanno tutte le macchine) c’è un pacco batteria un po’ più capiente (circa un kilowatt/ora di capienza) e questo permette di recuperare più energia in frenata e di restituirla durante la marcia (un’attività che gestisce la macchina in autonomia). In queste auto la batteria non si può caricare alla spina, ma solo tramite la motricità inversa del motore;

  • auto ibride “plug-in”: vetture che hanno un motore endotermico, ma offrono la possibilità di ricaricare la batteria tramite un apposito caricabatterie collegato alla rete domestica, wallbox o tramite le colonnine elettriche distribuite sul territorio. Questo permette di vivere i percorsi quotidiani in modo totalmente sostenibile, mentre la presenza di un motore a combustione permette di estenderne la portata contenendo i consumi e le emissioni di anidride carbonica.

 

Auto elettrica o ibridaVolkswagen ID.7, auto elettrica

 

Le auto elettriche, anche chiamate “full electric”, sono auto spinte esclusivamente da motori elettrici e offrono una mobilità più sostenibile, massima digitalizzazione e performance. Sebbene sia chiaro che l'auto elettrica è alimentata completamente a batterie, è utile conoscere le varie tipologie di auto elettrica e le differenze tra i veicoli elettrificati, spesso oggetto di confusione.


A differenza delle auto con motore a combustione tradizionale o ibride, le auto elettriche hanno una manutenzione molto ridotta, che si traduce in un notevole risparmio economico.

 

 

- Secondo te, chi dovrebbe considerare l'acquisto di un'auto ibrida e chi dovrebbe optare per un'auto completamente elettrica?

L’auto ibrida è principalmente indicata a chi percorre molti chilometri l’anno. Oggi chi acquista un’auto ibrida plug-in sul mercato si trova di fronte al 90% dei modelli con caratteristiche molto simili, ovvero: in elettrico hanno un’autonomia dai 40 ai 60 km, possono essere caricate in corrente alternata con tempi di ricarica che vanno dalle 2 alle 4 ore, e questo significa che sono più compatibili con un utilizzo quotidiano. Questi modelli sono meno indicati per chi fa tanti viaggi a lungo raggio, perché non si possono sfruttare le due componenti, cioè quando si scarica la parte elettrica si va solo a benzina, e non c’è il tempo per ricaricarla (servirebbero circa 3 ore). C’è però da dire che le prossime generazioni di ibride plug-in avranno batterie più grandi e ottimizzate, e alla carica a corrente alternata, ora lenta, verrà abbinata la possibilità di essere caricate in corrente continua, che è più veloce. In generale quindi le auto ibride vanno benissimo per chi percorre quotidianamente pochi km e solo ogni tanto fa viaggi lunghi.

 

Scelta auto ibrida

 

L’auto elettrica invece è più simile, come funzionamento, ad un motore endotermico classico, quindi è più facile da gestire nello scenario di un lungo viaggio. Sicuramente è più indicata per chi ha la possibilità di ricaricarla in garage o sul posto di lavoro, ma c’è anche da dire che ormai le auto elettriche programmano tutto, quindi se si inserisce la destinazione l’auto può calcolare moltissime variabili. Un esempio? “È il primo dicembre, questa è la temperatura, questo è il traffico, questa è la rete disponibile, il limite è 130 all’ora quindi ti devi fermare x volte e caricare x min ognuna per arrivare a destinazione”. Quindi, nello scenario di chi programma molti lunghi viaggi è più conveniente l’auto elettrica, in quello quotidiano di viaggi corti va bene sia quella elettrica che quella ibrida plug-in.

 

 

- Quali sono i costi associati all'acquisto e al mantenimento di un'auto ibrida o elettrica rispetto a un veicolo a combustione interna tradizionale?

Innanzitutto, c’è un costo associato al prezzo della vettura, che sia nel plug-in che nel full electric viene mitigato quanto più si va in alto rispetto alla categoria di prezzo e di vettura. Le vetture di segmento più alto più o meno costano uguali. Invece, più si scende di segmento più si nota che il plug-in costa di più.

Inoltre, va considerato che spesso i modelli non sono identici tra elettrico ed endotermico, quindi non si possono confrontare. Ad esempio, un’Audi Q3 non si può confrontare con una Q3 elettrica ma con una Q4 e-tron che non è proprio la stessa cosa. Invece, se si confronta una Q3 endotermica con una Q3 ibrida plug-in, si parla praticamente della stessa auto.

Per quanto riguarda i costi di mantenimento, nell’ibrido sono uguali alla vettura endotermica. Il plug-in ha tutto ciò che ha il motore endotermico (quindi più o meno comporta la stessa manutenzione), mentre l’elettrico comporta molta meno manutenzione perché ha meno componenti esposte all’usura. Quantificare delle cifre precise di risparmio è difficile, perché non dipende solo dal costo della componentistica ma anche dall’offerta, dalla domanda ecc. In generale però si può dire che la manutenzione dell’elettrico costa sensibilmente meno.

Tendenzialmente invece le tempistiche dei controlli restano invariate: sia che si abbia un’Audi elettrica, ibrida plug-in o endotermica, si fa comunque il primo tagliando a 30.000 km.

Un altro elemento da considerare è il costo del combustibile/fonte di energia che si usa: il prezzo di benzina e diesel varia di poco ed è difficile che ci siano differenze importanti tra i vari rifornitori, mentre il costo dell’energia elettrica è più variabile, dipende da tanti fattori e per l’automotive è un mercato ancora molto nuovo, che si sta ancora stabilizzando.

 

- Come valuti la differenza di prestazioni tra veicoli ibridi ed elettrici rispetto ai veicoli tradizionali? Ci sono situazioni in cui un'auto elettrica o ibrida può essere più vantaggiosa in termini di prestazioni?

Per come è stato creato il motore elettrico (che è più semplice nella sua componentistica proprio per natura), questo ha sempre una maniera di erogare potenza e prestazioni maggiore rispetto al motore endotermico, ma questa è una condizione insita nel motore elettrico stesso, nel come dà la potenza. Mentre i motori endotermici hanno bisogno del cambio per essere sfruttati al meglio (perché il motore eroga la sua massima potenza solo entro un range di giri), l’elettrico ha una coppia identica da zero fino alla fine, cioè riesce ad esprimere tutta la potenza da subito, non serve un cambio e non deve essere portato a un determinato range di giri per performare meglio. Quindi l’elettrico è sempre più prestante perché dà tutto subito. Nelle ibride plug-in invece si deve accoppiare la spinta dell’elettrico con il motore endotermico, quindi è come se l’elettrico facesse da assistenza nel momento in cui l’endotermico ha dei buchi.

 

meglio auto ibrida o elettrica

 

- Quali incentivi o agevolazioni sono disponibili per chi acquista un'auto ibrida o elettrica? Come possono influenzare la decisione d'acquisto?

Il discorso incentivi è molto collegato alla regione in cui si vive, perché ciascuna ha sistemi di incentivazione in cui si mette un budget e quando finisce è finito l’incentivo. Spesso gli incentivi si suddividono per quantità di CO2 emessa e in genere più questo dato è basso, più si riceve uno “sconto” sull’acquisto della vettura.

Esistono però anche altri tipi di incentivi, più burocratici e legati all’uso stesso dell’auto. Ad esempio, per le auto elettriche non si paga il bollo o si paga un costo inferiore per un certo periodo, si può entrare nelle aree ZTL, si può parcheggiare gratis nei parcheggi blu, però queste misure dipendono dalla regione e dal comune in cui ci si trova, quindi c’è una variabilità molto forte. Spesso tali incentivi valgono anche per le auto ibride plug-in, sempre che siano sotto una certa soglia di emissioni.

 

- Quali sono le prospettive future per il settore delle auto elettriche e ibride? Cosa possiamo aspettarci nei prossimi anni in termini di sviluppi tecnologici?

Per il marchio Audi le prospettive sono di una transizione importante: nei prossimi 2 anni verranno presentati tantissimi nuovi modelli ibridi e full electric, la gamma verrà riorganizzata in modo da avere una gamma elettrica e una mista. Audi stessa ha dichiarato che entro il 2035 non verranno più presentati nuovi modelli endotermici, ci sarà una completa transizione all’elettrico. Chiaramente questo vuol dire che Audi presenterà solo nuovi modelli elettrici, ma le vetture endotermiche continueranno ad esserci. Gli stessi produttori di automotive riconoscono che in un momento di transizione le vetture endotermiche continueranno ad avere un ruolo importante, purché si abbia in mente la direzione di crescita verso una maggiore sostenibilità.

In termini di sviluppi tecnologici posso dire che le prossime ibride plug-in avranno il doppio dell’autonomia in elettrico, si potranno caricare in corrente continua (quindi in 20-30 min), e ci sono già alcune auto che offrono questa possibilità.

 

In generale, nell’elettrico ci saranno molti sviluppi tecnologici per quanto riguarda l’efficienza delle batterie (quindi stessa capacità in meno spazio o in meno peso), aumento dell’autonomia e tempistiche di ricarica che rimangono invariate o che migliorano. Il tutto a fronte di una crescita dell’infrastruttura, perché per far funzionare l’elettrico da un lato il prodotto deve evolversi, arrivando a dipendere meno dall’infrastruttura, ma dall’altro lato l’infrastruttura di ricarica deve evolversi e supportare di più il prodotto. Basti pensare a quanto il motore endotermico si è evoluto come tecnologia negli ultimi 100 anni, lo stesso succederà per quello elettrico.

Verrà data attenzione anche alla guida autonoma, che sarà collegata al Codice della Strada. Qui vi sono dei limiti burocratici: ad esempio, il regolamento europeo è molto più rigido di quello americano, limita di più le possibilità di guida autonoma per le auto. Infine, da non dimenticare che anche in Cina c’è tantissima attenzione all’elettrico, stanno nascendo tantissimi player che a poco a poco entrano nel mercato, e questo consentirà un’ulteriore segmentazione.

 

- Quali consigli daresti a qualcuno che sta pensando di passare a un'auto ibrida o elettrica?

È importante cercare di informarsi in modo oggettivo; di informazioni online ce ne sono tante, e con cognizione di causa si riesce a capire il proprio scenario di utilizzo e quanto possa collimare o meno con questo tipo di vetture. Non bisogna avere paura, perché si capisce subito che queste macchine sono uguali alle altre, cambia la tecnologia ma per chi le usa non cambia quasi nulla. Io penso che bisogna normalizzare l’utilizzo delle auto ibride ed elettriche, capire bene lo scenario di utilizzo, fare dei test drive, farsi dare una mano dagli esperti. Può essere anche una scelta più conveniente oltre che più piacevole e lungimirante. Va infine considerato che lo spostamento verso l’elettrico va alla pari della digitalizzazione: per sentire l’elettrico come proprio bisogna imparare a usare gli strumenti dei nostri giorni, perché sicuramente queste auto hanno una componente tecnologica maggiore, ma per i “nativi digitali” e per le persone che vivono in sincronia con i nostri tempi questo sicuramente non sarà un problema.

 

Grazie a Ludovico per aver approfondito il tema della mobilità sostenibile e la scelta fra modelli elettrici o ibridi.

 

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2024-11-25 11:00:17

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