Ridurre i costi di gestione delle auto aziendali: sei consigli utili

I costi di gestione delle auto aziendali sono il primo pensiero per le società che hanno bisogno di una flotta, perché specialmente dopo la pandemia è il contenimento delle spese ad essere una voce importante per mantenere la redditività.

Una flotta aziendale di medie dimensioni può sprecare fino al 10% del budget annuale: dalla compilazione di car list troppo dettagliate al mantenimento di risorse sottoutilizzate, fino al mancato rispetto degli intervalli di manutenzione preventiva programmata, che si traducono in tempi di fermo improduttivi.

 

Fortunatamente, i fleet manager non sono impotenti quando si tratta di ridurre le loro spese, poiché esistono delle misure che possono essere adottate per ridurre i costi delle auto aziendali. Ecco sei consigli da mettere subito in pratica!

 

Indice:

1. Affidati a uno specialista per la compilazione della car list

2. Costruisci un buon piano di manutenzione dei veicoli

3. Determina correttamente il TCO

4. Riduci i viaggi della cosiddetta "flotta grigia"

5. Incoraggia una guida efficiente in termini di consumo del carburante

6. Inserisci in car list i veicoli green

 

 

 

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1. Affidati a uno specialista per la compilazione della car list

Il primo passo per risparmiare è proprio la compilazione efficace di una car list che sia di rapida scelta e adatta al target.

Quando si compila questo documento, la considerazione primaria da fare è il modo in cui le auto della flotta verranno utilizzate. Molti dipendenti hanno bisogno dei veicoli per spostarsi quotidianamente ed è fondamentale che quei veicoli siano adatti alle specifiche di lavoro: per semplificare, una figura commerciale avrà necessità di una vettura diversa rispetto al tecnico manutentore. Altro personale, come i CEO o i dirigenti, magari usano l’auto principalmente per lunghe trasferte e vogliono che l’auto si adatti al loro stile di vita.

È importante dare una corretta possibilità di scelta, senza esagerare: per questo esistono specialisti nella compilazione della car list, come i tecnici di Fratelli Giacomel, che conoscono alla perfezione tutte le specifiche dei modelli di riferimento e sanno consigliare i migliori equipaggiamenti per ciascuna vettura.

 

Auto aziendali

 

 

 

2. Costruisci un buon piano di manutenzione di veicoli

Uno dei modi migliori per ridurre i costi di gestione delle auto aziendali è prevedere gli interventi di manutenzione con un cadenza tale per cui siano preventivi di eventuali guasti e non solo riparativi. Cosa significa?

In funzione dei modelli scelti e del chilometraggio percorso da ciascuno, è necessario prevedere un piano di manutenzione che non miri solo a riparare i veicoli qualora ce ne sia bisogno, ma che tenga traccia di tutti gli interventi manutentivi da effettuare per prevenire eventuali guasti.

 

Affidandosi ad un gestore della flotta aziendale che monitora i veicoli durante tutto il ciclo di vita e non solo in momenti prestabiliti, sarà possibile essere informati tempestivamente riguardo a tutti gli interventi come il cambio dell’olio o degli pneumatici, il controllo dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento, il controllo dei freni, il tagliando e così via. Per esempio, in caso di noleggio a medio/lungo termine delle auto aziendali, tutti i costi di manutenzione – sia ordinaria che straordinaria – sono già compresi nel canone mensile, quindi non è possibile andare incontro a spese impreviste.

 

 

 

3. Determina correttamente il TCO

Il Total Cost of Ownership o costo totale di proprietà misura il costo reale di un veicolo, comprese voci come l’ammortamento e tutte le spese associate, come quelle di manutenzione. Un calcolo accurato del TCO può aiutare la tua azienda a determinare quando sostituire i veicoli della flotta o se prendere in considerazione il passaggio a veicoli in leasing. È importante misurare attentamente il TCO perché un calcolo errato può fornire informazioni fuorvianti sul costo dei veicoli e portare a decisioni finanziarie che si rivelano sbagliate. Quali voci bisogna considerare per calcolare il TCO? Ecco le principali:

  • costo di acquisizione/noleggio del veicolo
  • costo del carburante
  • tassa sulle auto aziendali (fringe benefit)
  • costo di manutenzione dei veicoli ed eventuali downtime
  • costo di assicurazione

Rivolgersi ad un esperto per il calcolo del TCO può aiutarti a vedere dei costi nascosti, come ad esempio il training necessario al personale in alcuni casi specifici, la manutenzione straordinaria cui sono soggetti alcuni veicoli a uso commerciale, o i dettagli sulla svalutazione del veicolo che incidono sull’eventuale rivendita a fine utilizzo.

 

 

 

4. Riduci i viaggi della cosiddetta “flotta grigia”

Il termine "flotta grigia" si riferisce ai veicoli di proprietà privata, dei propri dipendenti, ma utilizzati per viaggi di lavoro. In molte organizzazioni, il chilometraggio della flotta grigia è particolarmente alto. In media i veicoli della flotta grigia sono più vecchi, meno sicuri e più inquinanti delle alternative, come le auto aziendali regolari.

In che modo i viaggi della “flotta grigia” influenzano i costi relativi alle auto aziendali? I tassi di rimborso del chilometraggio della flotta grigia sono normalmente più alti rispetto alle modalità di viaggio con i modelli scelti dal fleet manager, motivo per cui è consigliabile dotare i propri collaboratori di un veicolo aziendale scelto attraverso una car policy che tenga conto di tutte le necessità aziendali.

 

flotta grigia

 

 

 

5. Incoraggia una guida efficiente in termini di consumo di carburante

Incoraggiare i tuoi dipendenti a guidare in modo più efficiente potrebbe aiutare a ridurre significativamente i costi relativi al carburante. Secondo l’inglese Energy Savings Trust, è possibile ottenere un risparmio fino al 15%. Infatti, il carburante contribuisce per il 25-30% dei costi dell'intero ciclo di vita di un veicolo. Questo è un costo controllabile che varia in base al tipo di veicolo, allo stile di guida, alla manutenzione del veicolo e al chilometraggio, e che può essere ridotto al minimo.

 

Un esempio? Guidare con gli pneumatici leggermente sgonfi può aumentare il consumo di carburante fino al 10%. La pressione degli pneumatici deve essere controllata regolarmente e prima di lunghi viaggi. Anche un grande portapacchi o box da tetto può aumentare il consumo di carburante fino al 30% a velocità autostradali, motivo per cui è consigliabile verificare se tali strumenti sono di assoluta necessità.

 

 

 

6. Inserisci in car list i veicoli green

Oggi la mobilità ecosostenibile è molto incentivata: l’elettrico non è più una chimera, anche se è ancora raro imbattersi nella richiesta di una flotta completamente elettrica. I numeri però sono incoraggianti: da -3% a quasi il 10% in un anno. Se il trend continua così, si stima che in due anni arriveremo al 30% delle flotte, quindi sicuramente l’elettrificazione è una richiesta crescente. Questo è vero anche per via della pandemia, che per molte persone ha significato una riduzione delle lunghe percorrenze e un maggior spostamento su brevi tratte.

Di pari passo, lo sviluppo delle reti distributive fa aumentare la richiesta di veicoli sostenibili.
È vero che le vetture elettriche sono più costose, ma i costi economici di mantenimento sono molto inferiori, sia per la manutenzione sia per la ricarica che è molto meno dispendiosa di un “pieno” a benzina o gasolio.

Ma non solo: punto cruciale nella scelta delle auto aziendali sono anche le emissioni inquinanti: optare per veicoli ecologici può essere un’opzione suggerita sia dalla CSR aziendale (o da altre politiche green interne) sia dalla questione delle tasse sulle auto aziendali, che sono tanto più alte quanto più il veicolo è inquinante.

 

Auto aziendali elettriche

 

 

Questi sono alcuni dei principali consigli da prendere in considerazione per ridurre i costi della propria flotta aziendale.

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2024-04-22 17:10:57

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