Nel mondo dell’automotive, la sostenibilità ha due facce: da una parte, abbiamo i veicoli elettrici, tecnologia ormai ampiamente diffusa, mentre dall’altra ci sono le auto a idrogeno, che mostrano performance interessanti, ma sono meno diffuse.
Vediamo come funziona il motore a idrogeno e cosa cambia rispetto all’auto elettrica.
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Indice:
- Come funziona un’auto a idrogeno?
- Auto a idrogeno e auto elettriche: le principali differenze
- Tempi di ricarica
- Infrastrutture di rifornimento
- Ampiezza del mercato e costi
- Come funziona un’auto a idrogeno?
Il motore delle auto a idrogeno utilizza una cella a combustibile (o fuel cell) per generare elettricità tramite una reazione chimica che coinvolge l’idrogeno e l’ossigeno: il primo viene immagazzinato in serbatoi ad alta pressione e, quando il conducente accelera, viene inviato alla cella a combustibile.
Qui, entra in contatto con l’ossigeno, con il quale reagisce per produrre elettricità.
L’energia elettrica viene poi utilizzata per alimentare il motore elettrico, a cui si aggiunge il vapore acqueo come sottoprodotto di scarto della reazione.
Così come per l’auto elettrica, anche nelle macchine a idrogeno il processo di alimentazione è ad emissioni zero, a differenza delle auto a combustione interna, che emettono gas serra e altre sostanze nocive.
Il problema, però, è il rendimento: il processo di compressione che si verifica quando l’idrogeno viene immagazzinato nei serbatoi richiede, di per sé, un certo utilizzo di energia e lo stesso accade quando questo vettore viene consumato nelle pile a combustibile per generare energia elettrica.
Essendo una trasformazione a più step rispetto ai motori solo elettrici, l’efficienza ottenuta tramite l’alimentazione a idrogeno raggiunge tra il 40% e il 50% del potenziale totale, mentre le auto elettriche garantiscono un'efficienza tra l'81% e il 90% (in base al modello).
- Auto a idrogeno e auto elettriche: le principali differenze
Sia i veicoli elettrici che le auto a idrogeno godono dei vantaggi di una mobilità ad emissioni 0, dal momento che la propulsione di queste macchine non genera inquinamento.
Tuttavia, le due categorie presentano alcune differenze, oltre al tema dell’efficienza che abbiamo già affrontato:
- Tempi di ricarica
Uno degli aspetti critici delle auto elettriche riguarda il tempo di ricarica: anche se negli ultimi anni l’efficienza in termini di rifornimento delle macchine elettriche è decisamente migliorata, come nel caso di Audi A6 e-tron (dal 10% all’80% di ricarica in 21 minuti), il tempo impiegato per ricaricare completamente un’auto a di idrogeno è simile a quello delle auto a benzina.
- Infrastrutture di rifornimento
La rete di rifornimento delle auto elettriche negli ultimi anni ha avuto un’espansione quasi capillare su tutto il territorio italiano, basti pensare al nuovo hub di Electrip di Assago.
Questa diffusione, che si aggiunge alla possibilità di ricaricare la macchina tramite le colonnine domestiche, offre svariate soluzioni ai conducenti di questa tipologia di auto.
Il settore dei motori a idrogeno da questo punto di vista è più arretrato.
In Italia possiamo contare su un'infrastruttura di rifornimento decisamente ridotta e localizzata prevalentemente nel Nord Italia, il che influisce in modo negativo sulla possibilità di pianificare lunghi tragitti con una macchina a idrogeno.
- Ampiezza del mercato e costi
Il mercato delle auto elettriche è in continua espansione e, secondo gli ultimi studi sulla mobilità elettrica, entro il 2031 potrebbe coprire la metà dell'offerta mondiale dei veicoli passeggeri.
Questa è la prova del crescente impegno del settore automotive verso la sostenibilità e la green mobility.
Ne è un esempio lo stabilimento Audi di Ingolstadt, che nel 2024 ha raggiunto la carbon neutrality. Ma non è la sola a condurre sforzi in questo senso: negli ultimi anni, il gruppo Volkswagen ha ridotto notevolmente il proprio impatto ambientale, integrando l’elettrico nei suo portafogli. Tra i principali modelli, possiamo citare Volkswagen la Nuova Golf Plug-in, Škoda con il modello Elroq 100% elettrico, o la CUPRA Tavascan.
Diversamente accade con il mercato delle auto a idrogeno, che attualmente attrae l’interesse di pochissime case automobilistiche: questo ha un effetto negativo sulla disponibilità di modelli di questo tipo, e conseguentemente, influisce sul prezzo, che in confronto alle auto elettriche è molto meno accessibile.
In definitiva, possiamo affermare che entrambe le tipologie di auto offrono una soluzione sostenibile sia per i marchi che puntano alla green mobility, sia per i guidatori che cercano alternative all’esperienza di guida offerta dai veicoli tradizionali.
Tuttavia, il mercato delle auto a idrogeno mostra, ad oggi, uno sviluppo minore rispetto alle auto elettriche, che si confermano l’opzione più valida quando si parla di mobilità sostenibile.
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