La maggior parte dei paesi europei sta promuovendo l’elettrificazione dei mezzi di trasporto per ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 entro il 2030.
Le auto elettriche, note anche come EV (Electric Vehicles), sono alimentate dall’elettricità proveniente dalle batterie. I veicoli elettrici sono in genere più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai veicoli alimentati a gas, producono meno emissioni e sono meno rumorosi rispetto ai veicoli alimentati con altri carburanti, ma per funzionare hanno necessità di essere ricaricati regolarmente.
Le modalità sono due:
In questo articolo esploriamo la diffusione, l’utilizzo e le novità in merito alle colonnine elettriche su suolo nazionale. Buona lettura!
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Indice:
- Colonnine elettriche: cosa sono e come funzionano
- Colonnine elettriche in Italia: lo stato dell’arte
- Colonnine elettriche: le soluzioni alternative
Una colonnina elettrica è un dispositivo fisso collegato a una fonte di alimentazione elettrica e utilizzata per caricare i veicoli elettrici.
La forma è simile al distributore di benzina: una colonna con un cavo e un terminale con una spina anziché una pistola erogatrice.
Il caricabatterie viene collegato con la spina alle batterie dell’auto, permettendogli di trasmettere elettricità.
Normalmente, per pagare il rifornimento di elettricità a una colonnina elettrica esistono diverse soluzioni. Ad esempio, si può utilizzare una delle app dedicate, oppure la carta di credito, con la possibilità di pagare sia in base al consumo effettuato, oppure sottoscrivendo un abbonamento che varia a seconda del proprietario della colonnina.
Per trovare la colonnina di ricarica pubblica più vicina e per effettuare i pagamenti è possibile utilizzare una serie di app, tra cui:
Per un ulteriore approfondimento, puoi leggere anche l'articolo sulla rete HPC di Audi.
Il report di Energy&Strategy Group sulla Smart Mobility ha analizzato lo scenario mondiale, europeo ed italiano sull’evoluzione della rete di ricarica.
A fine 2021 sono stati stimati oltre 1 milione e settecentomila punti di ricarica ad accesso pubblico a livello mondiale, con una crescita del 35% rispetto al 2020. Circa il 67% è di tipo “normal charge”, mentre i restanti punti sono di tipo “fast charge”. Per un approfondimento sulle tipologie di ricarica, si veda l’articolo “Auto elettriche: com’è andato il 2022”.
A livello europeo, a fine 2021 si stimano circa 340.000 punti di ricarica ad accesso pubblico, di cui l’88% di tipo “normal charge” e il 12% di tipo “fast charge”.
In Italia, a fine 2021 i punti di ricarica ad accesso pubblico superano i 26.860, in crescita del 75% rispetto al 2020 e in linea con la crescita osservata a livello europeo. È cresciuta in modo importante l’installazione di punti di ricarica rapida, sia in AC con potenza superiore ai 22 kW (oltre 1.000 punti) sia in DC con potenza compresa tra 50 e 150 kW.
La distribuzione sul territorio dei punti di ricarica mostra un divario fra nord e sud, dove il primo è più attrezzato rispetto al secondo. In particolare, sulla ricarica autostradale Lombardia e Liguria presentano una numerosità superiore ai 40 punti con potenza maggiore di 50 kW; seguono Toscana, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige.
I dati di Motus-E confermano che a fine settembre 2022 la ricarica pubblica in Italia è cresciuta a 32776 punti di ricarica (ricordiamo che un punto di ricarica è una singola “spina” con cui fare rifornimento) in 16700 infrastrutture di ricarica.
Fonte dell'Immagine: Motus-E
Il report di Energy&Strategy segnala che, oltre alle tradizionali infrastrutture di ricarica ad accesso pubblico basate sulle colonnine elettriche, in Italia si registra lo sviluppo di una rete di ricarica mobile, definita anche “off-grid”, attraverso van elettrici che hanno a bordo dei sistemi di accumulo, in grado di raggiungere la persona che deve ricaricare. Secondo il report, attualmente il servizio è presente in sei città italiane, con un totale di 36 dispositivi mobili con una potenza di ricarica fino a 70 kW (fino a 120 kW tramite i nuovi 60 van che entreranno a far parte della flotta entro fine 2022).
Questa soluzione è alternativa rispetto alle colonnine elettriche, e può rappresentare un supporto complementare in aggiunta ad altri servizi che potranno affermarsi nel tempo.
In conclusione, la rete di ricarica e l’installazione di colonnine pubbliche sta crescendo in modo importante: il potenziamento delle tecnologie a supporto del trasferimento di elettricità è cruciale per la diffusione delle auto elettriche.
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