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Auto elettriche: com’è andato il 2022

Scritto da Redazione | 14-dic-2022 6.00.00

Secondo il report di EMBER, - una energy think tank - nella prima metà del 2022 la crescita della domanda globale di elettricità è stata soddisfatta interamente dalle energie rinnovabili, arrestando l’aumento dei combustibili fossili.

Una notizia positiva, che sottintende una maggiore attenzione e un potenziamento di tutte le tecnologie rinnovabili a supporto della generazione di elettricità. Fondamentale, questa, per rispondere alle esigenze della nuova forma di mobilità: le auto elettriche, le quali sono disponibili in diverse tipologie, adatte a vari stili di guida e necessità.

 

Com’è andato il 2022 per il settore degli electric vehicles? Riportiamo i dati delle principali fonti del settore.

 

 

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Indice:

 - Auto elettriche 2022: le immatricolazioni in Italia  

- Auto elettriche 2022: più modelli e maggiore autonomia 

- Auto elettriche 2022: la ricarica pubblica 

- Auto elettriche 2022: la ricarica domestica 

 

 

 

 

- Auto elettriche 2022: le immatricolazioni in Italia 

Secondo Motus-e, a novembre 2022 le auto totalmente elettriche immatricolate in Italia sono poco più di 166.000. Un dato che conferma la controtendenza italiana rispetto ai principali Stati europei, i quali nonostante la contrazione del mercato presentano un più alto numero di nuove immatricolazioni elettriche, a partire dalle diverse tipologie di auto elettriche disponibili, come BEV e PHEV, che continuano a guadagnare terreno.

 

Audi RS e-tron GT, full electric. 

 

 

Secondo il report di Energy&Strategy sulla smart mobility, il dato al ribasso può essere dovuto all’incertezza geo-politica, e alla rimodulazione degli incentivi fiscali a supporto dell’acquisto di veicoli elettrici.

Tale effetto è stato ulteriormente accentuato dalla scarsa disponibilità di alcune materie prime, che ha portato a gravi ritardi nei tempi di consegna delle auto. 

 

 

- Auto elettriche 2022: più modelli e maggiore autonomia 

Al netto della contrazione italiana del 2022, l’aumento dei volumi di mercato relativi alle auto elettriche è dovuto sia a un potenziamento dell’offerta di modelli disponibili (qui una panoramica delle auto elettriche del Gruppo Volkswagen, e qui le ibride), sia al miglioramento delle loro caratteristiche tecniche. L’analisi di Energy&Strategy ha identificato 170 veicoli ibridi ed elettrici disponibili in Italia a metà 2022: il 44% in più rispetto al 2021.

 

Per quanto riguarda le auto puramente elettriche, inoltre, nel triennio 2020 – 2022 si è registrato un trend crescente riguardo al range di autonomia in km. In particolare, risulta rilevante l’incremento registrato per il segmento C (auto di medie dimensioni): +24% dal 2020. 

 

Ma non solo: l’efficienza di ricarica ha registrato un miglioramento, mentre il prezzo medio di vendita è rimasto pressoché invariato per il segmento B (auto compatte), è aumentato di circa il 9% per il segmento C, mentre ha subito una riduzione del 17% per il segmento A (citycar).  

 

Anche se la durata della batteria continua a migliorare, esistono delle buone pratiche per prolungarne ulteriormente la durata. Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo "Autonomia auto elettriche: come preservare le batterie". 

 

 

Nuova Volkswagen ID.5

 

 

- Auto elettriche 2022: la ricarica pubblica 

Secondo Motus-e, a settembre 2022 si contano circa 32776 punti di ricarica (+2000 rispetto a giugno 2022), di cui il 75% è collocato su suolo pubblico (in strada o nelle stazioni di ricarica), mentre il restante 25% su suolo privato a uso pubblico (nel parcheggio dei supermercati o delle aziende). 

 

Per quanto riguarda la potenza di ricarica, il 90% dei punti di ricarica installati è in AC (corrente alternata), mentre il 10% in DC (corrente continua). Di questi, il 14% è a ricarica lenta, cioè con potenza pari o inferiore a 7 kW, il 77% a ricarica accelerata in AC, cioè da 7 kW fino a 43 kW, il 4% è fast DC, cioè fino a 50 kW. 

L’1% dei punti di ricarica presenta una potenza superiore fino a 150 kW, la cosiddetta ricarica ultra-fast.
La distribuzione geografica dei punti di ricarica non è omogenea: il 57% circa si trova nel nord Italia, il 23% circa nel centro e solo il 20% nel sud e nelle isole. 

 

Ricarica pubblica ultra-fast. 

 

 

La Lombardia, con 5.418 punti di ricarica si conferma la regione più virtuosa, e da sola possiede quasi il 17% di tutti i punti.

Nel 2022 è cresciuto anche il numero delle infrastrutture di ricarica in ambito autostradale, ma rimane ancora limitato: si parla di 310 punti pubblici. Di questi, circa il 76% offrono la ricarica fast o ultra-fast.

 

 

 

 

- Auto elettriche 2022: la ricarica domestica 

Sempre secondo Energy&Strategy, la ricarica domestica rappresenta la quota preponderante delle installazioni di infrastrutture di ricarica ad accesso privato. Secondo un’analisi estensiva degli ambiti in cui è «teoricamente possibile» installare un punto di ricarica domestico, sono circa 11 milioni i posti auto che ne potrebbero beneficiare: un numero ampiamente sufficiente a soddisfare le esigenze dei proprietari di veicoli elettrici nel medio periodo. 

 

Ad oggi, circa il 70% dei proprietari di un veicolo elettrico possiede un punto di ricarica domestico, mentre il 9% ne può beneficiare in ambito lavorativo. L’installazione domestica "standard" è effettuata all’interno di un garage o di uno spazio privato ed è caratterizzata da un connettore di Tipo 2, da una potenza nell’ordine dei 3,7 kW e da una tariffa per l’energia elettrica di tipo domestico (TD).

 

 

 

 

In conclusione, la mobilità elettrica sta diventando sempre più presente nella nostra quotidianità. 

Anche nel 2022, per le persone interessate ad acquistare un veicolo elettrico, la principale barriera all’acquisto si conferma quella economica, relativa ai costi iniziali per comprare il veicolo. Seguono le barriere relative alla cosiddetta “range anxiety”, il timore che l’autonomia di ricarica sia insufficiente, anche se questo elemento è di entità meno importante: il significativo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica a cui si è assistito può sopperire al problema.

Il driver principale per l’acquisto di un’auto elettrica si conferma l’impatto ambientale positivo, seguito dai minori costi sostenuti lungo la vita utile dell’auto (TCO, Total Cost of Ownership. Qui un articolo sul TCO delle auto aziendali) e dalla possibilità di installare un punto di ricarica privato. Emerge anche il ruolo trainante rappresentato dagli incentivi all’acquisto: un importante sostegno per transitare verso la green mobility. 

 

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