A differenza dei proprietari di auto a combustione interna, chi possiede un veicolo elettrico ha la possibilità di ricaricare auto elettriche a casa o in condominio: basta semplicemente entrare nel garage e collegare l'auto alla presa di corrente. Tuttavia, le modalità e i tempi necessari per la ricarica dell'auto elettrica a casa possono variare in base al tipo di impianto elettrico disponibile.
Il motore elettrico rappresenta una delle innovazioni più significative degli ultimi due secoli. Sebbene i veicoli elettrici possano risultare leggermente più costosi, grazie agli incentivi fiscali, è possibile portare a casa auto elettriche a prezzi molto competitivi. Ma i vantaggi non si fermano qui.
Scopri come ricaricare l'auto elettrica a casa in modo efficace.
In questo articolo parliamo di:
Una comune presa a muro da 230 V è in grado di fornire energia elettrica al veicolo. Questa opzione risulta la più economica, che richiede però molte ore per caricare completamente una batteria.
È importante prestare attenzione alla sicurezza: le normali prese a muro non sono progettate per sostenere potenze elevate per lunghi periodi. Pertanto, si consiglia di installare una presa CEE industriale per garantire un caricamento sicuro. In ogni caso, una carica notturna utilizzando queste prese ripristina generalmente l’autonomia massima del veicolo. È possibile ricaricare l'auto elettrica a casa anche con un contatore standard di soli 3 kW, ma non si dovrebbe superare una potenza di 2.3 kW (10A) per evitare di sovraccaricare l’impianto.
Per poter ricaricare l'auto elettrica a casa con un normale impianto domestico con contratto da 3,3 kW, un mezzo elettrico deve essere dotato di un carica batterie di bordo in grado di funzionare nella modalità “ricarica lenta”, oppure deve essere equipaggiato con l’ICCB (In Cable Control Box), una “colonnina di ricarica volante”, ovvero una centralina montata sul cavo di ricarica.
Ovviamente, in caso di ricarica dell’auto elettrica a casa, l’impianto elettrico dell’abitazione deve essere ben dimensionato, in modo da poter sopportare le forti sollecitazioni dovute alla ricarica di un mezzo elettrico.
È possibile acquistare una stazione di ricarica casalinga per l'auto elettrica, la “wall-box”, che garantisce prestazioni migliori rispetto alla normale presa a muro.
La wall-box è a tutti gli effetti una colonnina di ricarica domestica che permette di raggiungere alte potenze e velocità di ricarica, senza gravare sull’impianto principale per consentirti di ricaricare a casa la tua auto elettrica.
Al netto dei costi di aggiornamento dell’impianto elettrico e di installazione di eventuale wall-box, il costo di ricarica per i veicoli elettrici è molto inferiore rispetto a quello dei veicoli tradizionali.
Non si può fornire un dato definitivo: il consumo (espresso in kWh) di una ricarica completa dipende dal veicolo e dalla dimensione delle sue batterie. Mediamente, le auto elettriche in commercio hanno pacchi batteria compresi tra 30 kWh e 50 kWh, con autonomie reali che vanno da 200 a 400 km con “un pieno”.
Proviamo a fare un esempio: se possiedi un veicolo elettrico con batteria da 30 kWh e 200 km di autonomia, per una ricarica completa dell'auto elettrica a casa con contatore da 3,0 kW consumerai 30 kWh, che saranno conteggiati nella bolletta dell’energia elettrica.
Quanti chilometri si percorrono con un kWh? Mediamente tra i 6 e gli 8 km.
Ora, un kWh costa circa 0,21 € in bolletta, quindi con 1€ puoi percorrere circa 30 km. In pratica, con circa 4 € percorri 100km. Per fare un paragone, con la benzina servono circa 12 €. Inoltre, è possibile sfruttare l’impianto fotovoltaico della propria abitazione per supportare il ciclo di ricarica dell’auto elettrica: questa opzione rende i costi di ricarica ancora più convenienti.
Se vuoi scoprire come preservare la batteria della tua auto elettrica, leggi i nostri consigli nell'articolo "Autonomia auto elettriche: come preservare le batterie".
Anche alla domanda: “quanto tempo ci vuole per ricaricare un’auto elettrica a casa?”, la risposta è: dipende.
La velocità di ricarica è soggetta a due fattori: la potenza (kW) con cui si può ricaricare e la potenza massima accettata dal carica batterie del veicolo. Se i due valori sono diversi, vince sempre il più basso dei due.
Ecco un esempio:
- se la stazione a cui puoi agganciare il veicolo per effettuare la ricarica è da 7,4 kW, ma il veicolo elettrico ha il carica batterie interno da 3,7 kW, la ricarica avverrà a 3,7 kW;
- se la stazione a cui puoi agganciare il veicolo per effettuare la ricarica è da 3,7 kW, ma il veicolo elettrico ha il carica batterie interno da 7,4 kW, la ricarica avverrà comunque a 3,7 kW.
Una ricarica completa a 3,7 kW richiede mediamente sei ore. Una ricarica completa a 7,4 kW richiede circa tre ore. Raramente, però, ti capiterà di dover fare "il pieno", proprio come accade per l'auto a benzina o diesel. Solitamente si fanno i rabbocchi (che per le auto elettriche prendono il nome di biberonaggi), quindi avrai bisogno di meno tempo rispetto a quello richiesto per una carica completa.
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