Insieme a Marco Olcelli, responsabile flotte aziendali in Fratelli Giacomel, abbiamo indagato il settore delle auto aziendali e del fleet management. È passato poco più di un anno dalla pandemia: come sta reagendo il mercato, quali sono le evidenze più importanti e cosa si possono aspettare, le imprese che hanno un reparto flotte, nel prossimo futuro?
Ecco cosa ci ha raccontato Marco. Buona lettura!
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Il 2020 è trascorso in modo molto altalenante, non solo per il nostro settore. Abbiamo iniziato bene, poi il blocco totale di aprile, seguito da una ripresa immediata e poi sono iniziati i primi segnali, dopo le ferie estive, di stallo: dalle limitazioni a livello sociale alla paura e conseguente mancanza di visione per i mesi successivi. Oggi pian piano stiamo andando verso una nuova normalità: la ripresa c’è, ma è lenta. Ed è normale: le aziende non hanno ancora le idee chiare sul futuro, ci sono troppe incognite.
Per dare un paio di riferimenti numerici, il mercato auto del Gruppo Volkswagen, nel 2020 in Italia, ha perso circa il 27%. Il mercato flotte ha subito un colpo meno duro: -17% rispetto al 2019. Complessivamente l’unico segno positivo è stato per il noleggio +5%. Si può facilmente capirne il motivo: una soluzione flessibile che aiuta molto in tempi di incertezza.
Noi di Fratelli Giacomel, nel 2020 nel reparto flotte abbiamo registrato un incredibile +3,57%.
Un dato sorprendente, che a mio parere conferma l’ottimo lavoro nonostante il panorama di riferimento in forte contrazione. Siamo riusciti a sostenere un incremento in un momento di forte difficoltà, e questo è figlio della coesione del nostro team: abbiamo lanciato il nuovo reparto per la gestione flotte, non abbiamo mai chiuso, ma sempre lavorato in smart working o in officina, rispettando le distanze. Abbiamo cercato sempre una soluzione, anche digitale, per restare accanto ai nostri clienti con tutta la flessibilità possibile per superare i momenti di difficoltà.
È vero, i veicoli ecologici sono una soluzione più ricercata rispetto al passato. C’è una vera e propria tendenza in questo senso, merito sia degli incentivi all’acquisto che sono stati pensati, sia della minor tassazione delle auto aziendali green rispetto a quelle tradizionali (il famoso fringe-benefit).
C’è una gran quantità di offerte commerciali, per sopperire alle difficoltà del momento. L’offerta è sicuramente migliore rispetto anche solo all’anno scorso. Ci sono nuovi metodi di acquisto e di pagamento, sempre più innovativi e flessibili. 10 anni fa, ad esempio, si parlava di “maxirata”, poi di valore futuro garantito e così via...
Oggi l’offerta contempla leasing finanziario e operativo, noleggio flessibile a tariffe agevolate. Ecco, la parola chiave è flessibilità. Questo forse non è un incentivo vero e proprio, ma un importante strumento utile in un momento di crisi.
La nostra risposta in questo momento è una maggiore flessibilità in termini finanziari. Abbiamo implementato formule rent-to-rent, che permettono ai nostri clienti di ricevere vetture sostitutive a noleggio per qualche mese, in attesa di capire come evolverà la situazione e, nel caso, di ripensare il reparto flotte. Abbiamo inserito anche la formula del noleggio a breve termine con una maggiore flessibilità che, come ho detto, è l'esigenza del momento.
Poi, abbiamo implementato la consulenza a distanza. Tutti i nostri commerciali lavorano su una piattaforma che, da remoto, ci permette di essere più vicini ai clienti. Prepariamo car list e car policy in questo modo, un'attività di gran importanza.
Abbiamo anche istituito il servizio at home, una modalità di trasporto auto aziendali, consegna con servizio di sanificazione vettura presso la sede del cliente, che può effettuare il test drive in sicurezza e poi chiamarci per ritirare il veicolo.
Sono convinto che i nostri servizi siano molto apprezzati: complessivamente riceviamo circa 200 richieste al giorno e questa è sia una sfida a continuare a migliorare i nostri servizi, sia un importante riconoscimento!
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Io credo che – effetto pandemia permettendo – da maggio fino ad arrivare a settembre ci sarà comunque una fase di stallo medio-progressivo. La mole di lavoro non sarà molto differente da quella di adesso perché c’è ancora tanta incertezza sul futuro. Se superiamo questo periodo e arriviamo all’autunno con allentamenti delle misure di contenimento e ripresa dei settori lavorativi che ora sono in stop, da ottobre in poi il mercato ripartirà.
Ci sarà necessità di rinnovare il parco auto aziendale, ci sarà voglia delle persone di tornare a viaggiare. Inoltre, entro settembre si dovrebbero risolvere i problemi di produzione delle vetture, che stanno attanagliando il settore poiché i siti produttivi spesso sono dislocati in aree del mondo che stanno lottando con la pandemia in modo ancora più intenso rispetto al nostro. Penso al Brasile, al Messico o ad altri Paesi dove la situazione sanitaria è molto più grave e le fabbriche sono chiuse.
Se riusciremo a uscire da questa fase di stallo, nel 2022 ci sarà il boom e ritorneremo – almeno parzialmente – ai livelli del 2019.
Per quanto riguarda noi di Fratelli Giacomel, nei prossimi mesi vogliamo aumentare ancora di più la qualità del nostro servizio consulenziale. Vogliamo restare vicino alle aziende con servizi di assistenza specifica: abbiamo personale formato, esperto e che ha una visione del mercato più completa per consigliare alle imprese come procedere in questo periodo di incertezza. Guardiamo sempre avanti!
Grazie Marco per averci raccontato come sta andando il mondo delle flotte aziendali in questi primi mesi del 2021, e quali sono le prospettive per il futuro a breve termine.
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