L'olio motore è uno degli elementi fondamentali per il corretto funzionamento e mantenimento di un motore a combustione interna. Oltre a lubrificare le parti in movimento, l’olio svolge una serie di altre funzioni vitali, come la riduzione dell’attrito, la pulizia del motore dalle impurità che si generano durante i tragitti e nel tempo, e la protezione da corrosione e usura. Per garantire prestazioni ottimali e una lunga durata del motore, è fondamentale eseguire puntualmente il cambio dell'olio, utilizzare l’olio corretto (segnato sull'adesivo nel vano motore) con le specifiche appropriate e prestare attenzione a quando è necessario fare il cambio olio, nonché al filtro dell’olio. In questo articolo, esamineremo la classificazione dell’olio motore da considerare nella scelta per il proprio veicolo.
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Indice:
- Classificazione olio motore: come leggere le specifiche
Ci sono due classificazioni universalmente accettate in riferimento alle prestazioni dell’olio motore: quella di API (American Petroleum Institute) e di ACEA (Association des Constructeurs Européens d'Automobiles).
Per API, gli oli motore sono classificati da un codice di due lettere:
La seconda lettera è semplicemente un riferimento sequenziale del miglioramento dei livelli di qualità nel tempo: quando viene stabilito un nuovo livello di qualità del settore, viene utilizzata la lettera successiva dell’alfabeto. Per esempio, SP ha sostituito SN. Le lettere come “I” e "K" sono state saltate volutamente, per eliminare la potenziale confusione con altri riferimenti di uso comune.
L'ACEA (Association des Constructeurs Européens d’Automobiles) è l'equivalente europeo dell'API e classifica l’olio motore in tre categorie:
Il numero che segue la lettera indica la categoria del livello di prestazione.
Secondo l’Italian Petrol Company, per esempio, la categoria A si divide così:
La classificazione degli oli può avvenire anche in base alla viscosità: la classificazione SAE nasce nel 1911 proprio con questo scopo.
L’indice di viscosità dell’olio, che per decenni è rimasto l’unico e sostanziale parametro per distinguere un olio motore da un altro, nella classificazione SAE è l’elemento principale.
Questo standard è composto da due numeri e una lettera, ad esempio 10W40.
Il primo numero (10) si riferisce all’indice di viscosità dell’olio a freddo, quindi prima dell’avviamento del motore. La lettera W sta per “Winter”, inverno, quindi identifica un olio adatto per un uso invernale. Il secondo numero, 40, prende in considerazione l’indice di viscosità dell’olio a caldo, quindi a motore a regime. Più è alto, maggiore sarà la densità dell’olio ad alte temperature.
Ecco una pratica tabella per visualizzare le differenze:
Gli oli motore diventano naturalmente più densi quando si raffreddano e più fluidi quando si riscaldano. Gli oli a bassa viscosità scorrono più facilmente e proteggono le componenti del motore a basse temperature. Gli oli ad alta viscosità conservano meglio la resistenza del velo di olio, proteggendo i motori a temperature elevate.
Poiché la tecnologia dei motori è diventata sempre più complessa, un certo numero di case automobilistiche hanno sviluppato i propri criteri di approvazione e specifiche per l’olio da utilizzare nei propri motori.
Ad esempio, se hai una Volkswagen e il libretto di manutenzione consiglia di aggiungere olio con la specifica "VW 507.00", assicurati di acquistare olio di questo tipo, o recati presso un service che sappia prendersi cura della tua auto.
Guardare alle specifiche ACEA e API dell'olio è facoltativo: è importante invece attenersi alle specifiche del produttore.
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