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Autonomia auto elettriche in inverno: come preservare le batterie

Scritto da Redazione | 28-dic-2022 10.04.00

Quando si parla di auto elettriche, è bene sapere che i consumi della batteria sono più influenzati dalla temperatura rispetto alle auto con motore a combustione interna. 

Questo perché la temperatura influisce sia sulle prestazioni della batteria che sulla necessità di riscaldare o raffreddare gli interni. Idealmente, la temperatura di lavoro ideale delle celle che compongono la batteria è compresa circa tra 10° e 35° C. Quali soluzioni sono possibili per preservare le batterie in inverno? Ecco tutto quello che c’è da sapere! 

 

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Indice: 

- Autonomia auto elettriche in inverno: cosa succede alle batterie

- Autonomia auto elettriche in inverno: le soluzioni per preservarle

- Consigli per migliorare l’autonomia delle auto elettriche in inverno

 

 

 

- Autonomia auto elettriche in inverno: cosa succede alle batterie

Come tutti i tipi di batterie, anche quelle delle auto elettriche lavorano in modo ottimale entro un range di temperatura: in estate, se gli accumulatori si scaldano oltre i 35° si attiva il sistema di raffreddamento, che però consuma elettricità. Se invece le temperature scendono al di sotto dei 10°, i processi chimici nelle celle agli ioni di litio rallentano, il che riduce la capacità delle batterie e il recupero dell’energia in frenata (la cosiddetta frenata rigenerativa). Se poi la temperatura scende sotto lo zero, le batterie devono essere riscaldate prima di entrare in funzione, e anche questo richiede energia.

 

 

 

- Autonomia auto elettriche in inverno: le soluzioni per preservarla

Niente paura, perché a tutto questo c’è una semplice soluzione: preriscaldare l’auto quando è ancora collegata alla presa di ricarica (colonnina, o wallbox che sia). Questa attività permette di mantenere l’autonomia al massimo, perché l’energia per riscaldare le batterie e l’abitacolo viene presa direttamente dalla rete. Poi, per mantenere la temperatura impostata durante il viaggio serve meno energia che per raggiungerla da zero. Ed è sicuramente anche più comodo per i passeggeri, che troveranno condizioni ideali non appena saliti a bordo.

 

Un’altra soluzione ci arriva dall’innovativa tecnologia che offrono alcuni modelli del Gruppo Volkswagen. 

Pierre Woltmann, Responsabile Audi dello sviluppo del controllo termico della batteria ad alto voltaggio di Audi e-tron, dichiara: 

 

Audi e-tron ha quattro circuiti termici. Una pompa di calore trae energia in eccesso sia dai componenti di propulsione che dall’ambiente, in modo che sia l’abitacolo che la batteria siano riscaldati in modo ottimale. È fino a tre volte più efficiente rispetto all'utilizzo di un riscaldatore tradizionale con elementi riscaldanti elettrici.

 

 

La pompa di calore in un’auto elettrica è quindi un sistema che permette di sfruttare il calore generato dall’automobile nel suo funzionamento, per riscaldare l’abitacolo, in modo da non pesare sull’autonomia dell’auto.

 

 

 

- Consigli per migliorare l’autonomia delle auto elettriche in inverno

Esistono diversi stratagemmi per migliorare il comfort di bordo senza incidere sull’autonomia. 

Ad esempio, se non si ha avuto il tempo di riscaldare la vettura da remoto, è bene avviare il riscaldamento nel volante e nei sedili: riscaldare le superfici di contatto richiede molta meno energia rispetto alla climatizzazione dell’intero abitacolo. Senza contare che queste parti emanano un calore che scalderà subito il conducente e i passeggeri, proprio perché a contatto. 

 

Poi, è bene controllare la pressione degli pneumatici: anche uno scostamento minimo può aumentare sensibilmente la resistenza al rotolamento, causando così un consumo extra, non necessario.

 

Inoltre, su tutte le Volkswagen della famiglia ID. è presente l'Eco Assistant, un sistema intelligente che valuta i dati di navigazione e la segnaletica stradale per prevedere le situazioni di guida. In presenza di limiti di velocità, centri abitati e incroci, il sistema raccomanda al conducente di togliere il piede dall’acceleratore e, quando possibile, incrementa anche il livello di recupero dell’energia.

Anche la modalità Eco è utile, perché riduce leggermente la potenza dell'impianto di riscaldamento, contribuendo ad aumentare l’autonomia.  

 

 

Infine, è bene ricordare l’importanza di non tenere a bordo pesi inutili e rimuovere accessori di carico o portapacchi dopo le vacanze: questi riducono la resistenza aerodinamica e aumentano il peso della vettura, aumentando i consumi di conseguenza.

 

 

 

Riassumendo, ci sono diversi modi per compensare la riduzione di autonomia dovuta alle temperature più fredde senza rinunciare al comfort. Questa non può essere completamente evitata, ma non va dimenticato che la maggior parte dei conducenti percorre meno di 50 chilometri al giorno con l’auto: non c’è ragione di preoccuparsi troppo dell’autonomia. Per chi invece percorre lunghe distanze, gli accorgimenti di questo articolo possono aiutare a estendere l’autonomia dell’auto elettrica al suo massimo! 

 

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