Qualsiasi veicolo contiene al suo interno diversi filtri, riconducibili a tre principali categorie: filtri olio, filtri aria e filtri carburante. A prescindere dalla categoria di appartenenza, ciascun filtro necessita di essere cambiato con una certa regolarità perché possa garantire la propria efficienza.
In questo articolo ci concentriamo sul filtro antipolline: che cos'è, come funziona e ogni quanto sostituirlo? Eccolo spiegato.
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- Filtro antipolline: di cosa si tratta e come funziona
Noto anche come “filtro abitacolo”, il filtro antipolline ha lo scopo di proteggere le persone, che si trovano appunto all’interno dell’abitacolo, dall’inalazione di particelle nocive, come polline, ma anche polveri, smog, fumo e batteri. Per tutelarsi dall’inquinamento atmosferico presente all’esterno della vettura, infatti, non è sufficiente mantenere i finestrini alzati, poiché l’aria inquinata riesce comunque a entrare; questo si traduce in un grave rischio alla salute, nel caso in cui il sistema di ventilazione dell’aria nell'abitacolo non sia opportunamente dotato di una barriera filtrante: entrando in auto e non avendo via d’uscita, l’aria inquinata raggiunge alte concentrazioni, portando il livello di inquinamento interno a essere addirittura superiore rispetto a quello esterno.
I filtri antipolline sporchi possono causare una minore efficacia del sistema di raffreddamento, di riscaldamento e di ventilazione dell’auto con il conseguente aumento delle possibilità di accumulo di muffe e batteri, così come di formazione di cattivi odori e, infine, problemi di salute. Sostituire a intervalli regolari il filtro antipolline permette, quindi, di:
- mantenere una buona condizione di aria all’interno del veicolo;
- bloccare pollini e sostanze nocive che potrebbero comportare lacrimazione oculare e starnuti, due condizioni che minano alla sicurezza della guida;
- preservare un’adeguata visibilità grazie al corretto funzionamento del sistema di climatizzazione.
Generalmente, è consigliato sostituire questo tipo di filtri ogni 15.000-20.000 km circa, oppure almeno una volta l’anno; tuttavia, possono essere proposti intervalli di sostituzione differenti, anche più brevi, a seconda delle specificità del tipo di guida e dei percorsi comunemente effettuati dal conducente del veicolo (quantità di km percorsi, zona in cui si utilizza maggiormente l’auto, condizioni di eccessiva presenza di pulviscolo, ecc.).
- Tipologie di filtro antipolline
Esistono due tipologie di filtro antipolline: standard e al carbone attivo.
- Il filtro abitacolo standard - anche detto particellare poiché realizzato per filtrare polveri e particolato – è costituito da un intreccio di fibre di poliestere, disposte in modo tale che il flusso d’aria non sia eccessivamente abbattuto. Uno dei punti di forza di questo tipo di filtro risiede proprio nel materiale di cui è composto: essendo sintetico, ostacola più facilmente della cellulosa la proliferazione di muffe, batteri e altri microrganismi.
- I filtri antipolline al carbone attivo, o combinati, associano all’azione meccanica dei filtri particellari quella molecolare dei granuli di carbone. Proprio per la loro composizione, risultano particolarmente efficaci contro gli inquinanti gassosi e gli idrocarburi dispersi nell’aria, ma sono anche conosciuti per la loro capacità di assorbire gli odori sgradevoli.
- Dove si trova e come sostituire il filtro antipolline
Sostituire il filtro antipolline in modo autonomo non è una procedura particolarmente difficile; tuttavia, è necessario sapere come fare e dove si trova esattamente il filtro abitacolo nella propria vettura, per evitare di causare danni alla vettura. Proprio per questo, è sempre bene affidarsi a personale competente.
Il primo passaggio, dunque, è capire dove si trova il filtro abitacolo: pur variando molto la sua posizione a seconda dei vari modelli di auto, è abbastanza certo che il filtro antipolline, proprio per la funzione che svolge, non si trovi mai nella parte posteriore dell’auto e che comunemente sia posizionato nei pressi del condizionatore. In generale si possono individuare alcune posizioni ricorrenti:
- sul lato destro della plancia, ossia la zona piedi del passeggero;
- sul lato sinistro della plancia, la zona pedali, che determina procedure di sostituzione talvolta molto complesse e, dunque, per le quali si rende strettamente necessario l’intervento di esperti;
- alla base del parabrezza;
- dietro al cassetto portaoggetti, posizionato frontalmente rispetto al passeggero.
In conclusione, per assicurare un corretto funzionamento della propria vettura è indispensabile la manutenzione dei filtri. In particolare, il filtro antipolline necessita di essere cambiato con una certa regolarità poiché svolge una funzione particolarmente importante non solo per la tutela della salute degli individui all’interno dell’abitacolo, ma anche per la protezione della loro sicurezza durante la guida.
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